lunedì 30 maggio 2011

PROGETTO MARKETING EDIZIONI LEUCOTEA

Edizioni Leucotea è un nuovo Gruppo Editoriale indipendente e si colloca nel panorama della piccola editoria a carattere nazionale.
“Leucotea” non appartiene a network nazionali od a gruppi multinazionali ed ha una filosofia aziendale incentrata sullo sviluppo etico nei rapporti autori-distribuzione-vendita-mercato. Si è data una politica di marketing innovativa e tradizionale al tempo stesso, che coniuga la passione per la cultura dei suoi fondatori con il rispetto delle logiche di un’imprenditoria efficiente, garanzia di continuità e di successo.
Giuseppe Verdi, il grande compositore italiano, ha affermato “Tornate all’antico, sarà un progresso” e noi, convinti che il nostro marketing e la nostra strategia di promozione  debbano rendere partecipi almeno due degli attori che si presentano sulla scena della realizzazione di un’opera letteraria - l’autore e l’editore – abbiamo improntato la nostra filosofia a quel motto verdiano.
Una casa editrice è un’azienda come un’altra. Ha uno stato patrimoniale, un conto economico e deve, per sopravvivere e restare a testa alta sul mercato, bilanciare l’uno e l’altro dei due componenti gestionali. Investimenti, spese correnti, personale, costi di produzione, marketing, contratti, fisco; questi sono alcuni dei fattori di cui si compone un’attività imprenditoriale.
Una casa editrice come “Leucotea” è, tuttavia, qualcosa di più e di diverso da una tipica impresa: è amore per la cultura, passione, scommessa, fantasia, fiducia, ottimismo, fatica, innovazione, studio, competenza, conoscenza.
Per potersi permettere di associare ai tipici fattori della produzione elementi, per esempio, quali “scommessa”, “fiducia”, “amore per la cultura”, deve potersi reggere su adeguati mezzi propri e su una buona dose di elasticità, mentale e gestionale. Un pizzico di “non convenzionalità” fa il resto. Il tutto è una sfida che alcuno degli interpreti non intende non vincere.
Quando abbiamo messo a punto la nostra strategia di marketing ed abbiamo pensato alla tattica, avevamo ben presente qual è l’obiettivo primario: pubblicare bei libri e venderne il più possibile. “Unire l’utile al dilettevole”, dunque, proprio come si conviene per un’attività che non è solo lavoro, ma che è soprattutto passione e soddisfazione.
Per riuscire nella nostra non scontata impresa, come dicevamo, abbiamo pensato a tattiche operative spesso non convenzionali, magari talmente tracciate sul solco della tradizione da risultare estremamente innovative.
Gioia e condivisione. Coinvolgere gli autori nel nostro marketing è un cardine della nostra filosofia. Ad essi non chiediamo che due cose: che scrivano libri memorabili e che condividano assieme a noi la promozione e la diffusione delle loro opere.
Sappiamo bene che editori, distributori, promotori, librai, autori e tutto il mondo di consulenti ed addetti al marketing che gravitano nel vastissimo universo editoriale, hanno già pensato - e pensano ogni giorno - di tutto e di più per vendere libri. Naturalmente, non saremo noi quelli che vorranno vantarsi di aver “scoperto l’acqua calda”, noi che siamo appena arrivati sul palcoscenico del mondo librario, noi così piccoli e così entusiasti.
Per noi, per la nostra dimensione, per le nostre aspettative e per quelle dei nostri autori abbiamo semplicemente immaginato un marketing che faccia conoscere i nostri protagonisti ed i loro libri, che consenta la massima diffusione di un titolo sul mercato italiano e, perché no, su quello estero. Tutto qui. Vogliamo vendere i libri dei nostri scrittori e farli felici, facendo felici noi nello stesso tempo.
Una missione possibile, non trovate?
Il come, cercheremo di metterlo a fuoco nelle righe che seguono.
Crediamo di avere un vantaggio rispetto a tanti altri piccoli o grandi editori contemporanei: prima di essere editori, siamo scrittori, oltre che voraci lettori. Conosciamo quindi molto bene le emozioni che spingono a scrivere, le ansie provate nell’attesa che un manoscritto sia accettato da un editore, le delusioni e le soddisfazioni prima e dopo la pubblicazione o la non pubblicazione, ed altre sensazioni difficilmente descrivibili ma che ogni autore ben porta nella sua testa e nel suo cuore.
Ma siamo anche uomini d’impresa, di strategie aziendali, di tecniche manageriali e non possiamo dimenticarlo solo perché amiamo la diffusione della cultura in generale, e dei libri in particolare.
Partendo da queste basi, veniamo ora alle domande più frequenti che ci fanno i nostri aspiranti autori, ma anche a quelle che noi facciamo o, meglio, vorremmo fare a loro.
La distribuzione.  Croce e delizia di ogni editore e, di riflesso, preoccupazione primaria (o quasi) del novello autore pubblicato o pubblicabile. “Siete distribuiti?” “Da Chi?” “Com’è organizzata la distribuzione?”. “Avete distributori nazionali o regionali?” “Siete sul web?”. Domande sacrosante. Tuttavia la distribuzione – che è ovviamente garantita, sia a livello nazionale, che regionale, che in Internet – è solo uno dei fattori della vendita, forse il più evidente e magari il più importante, ma è un’arma a doppio taglio.
Una distribuzione senza un’adeguata politica di promozione presso i librai – primi “degustatori” delle vostre, e delle ormai nostre, opere, coloro che la compreranno             – oppure no – ed ai quali i distributori offriranno le vostre fatiche senza che sia assolutamente scontato che le prenotino, è una distribuzione inefficace. Quindi non raggiunge il risultato sperato. Non basta avere un distributore, magari!
Tuttavia, agli autori non compete (per loro fortuna) di occuparsi degli oneri e delle politiche di promozione presso i librai. Quello è un compito dell’editore, ed un editore moderno mette in atto tutta una serie di strategie che, in questa sede, non è opportuno svelare: investimenti e segreti industriali top-secret. Ma se un autore “muove un po’ le acque” per conto suo, perché no?
Coinvolgimento dell’autore. Mettiamo ora la palla nella metà campo degli scrittori. La politica editoriale – “etica e compatibile” – del Gruppo Edizioni Leucotea la conoscete: non prevede né rimborsi spese, né quantitativi minimi di libri da acquistare, né oneri di alcun tipo. “Leucotea” investe sui suoi autori. Investe denaro certo su un’operazione letterario-imprenditoriale dal tipico carattere incerto. Se ha creduto nella vostra opera e la pubblica, lo fa perché scommette su di voi e sul vostro libro, dopo aver ben ponderato la scelta e valutato la misura dell’investimento, diretto ed indiretto, promozione compresa.
Noi, dunque, investiamo sugli autori, ma che cosa gli autori sono disposti a fare per concretizzare la fiducia nella propria opera, per valorizzarla, per farle avere il successo - anche di vendite - che si merita?
Non parliamo necessariamente di soldi, non sempre occorre denaro da parte degli autori per condividere un progetto di promozione libraria. Occorre, per esempio, buona volontà, determinazione, fantasia e credere in se stessi e nel proprio libro. Il vostro libro è il più bello del mondo o in questo momento - almeno - della storia del mondo: ci deve credere l’autore. Se non ci crede lui, perché dovrebbero crederci i lettori?!
Presentazioni.  Le presentazioni sono a cura dell’editore, ma nascono anche su iniziativa dell’autore, che deve sapere – o imparare – ad organizzarle in maniera adeguata ed elegante, nel senso che si svolgano in luoghi o ambienti che valorizzino libro ed autore, e non deprimano l’immagine né dell’uno né dell’altro. Obbligatorio: predisporre una mailing-list di conoscenti, parenti ed amici da invitare per fare pubblico. Darne notizia all’editore aiuta ad organizzare meglio l’evento.
Particolarmente indicati eventi come Notte Bianca o simili che localmente vengono periodicamente organizzati.
Nell’ambito delle attività promosse dall’editore, il Festival di Sanremo è un’opportunità pianificata, secondo le disponibilità di idonei siti, immaginando eventi promozionali utili alla presentazione di libri (o, se del caso, di autori) nella settimana “calda” della Città della Canzone.
Librerie, biblioteche e circoli. Dicevamo che il rapporto con le librerie è di pertinenza dell’editore. Tuttavia ben può l’autore,  nella propria città, conoscere appunto librerie, biblioteche, circoli o associazioni disponibili ad accogliere una degna presentazione o un incontro con l’autore. Anche in questo caso, segnalare l’evento all’editore può aiutare la migliore riuscita dell’evento.
Apposita attenzione presterà l’editore affinché le librerie della città di residenza dell’autore siano fornite del libro in uscita e promozione. Lo scrittore, in caso avesse notizia di carenze di distribuzione ne darà tempestiva notizia all’editore affinché questi possa sollecitare il distributore.
Rapporti con i media. L’autore può avere conoscenze in giornali, radio o televisioni locali o nazionali: ben vengano. Anche una minuscola recensione, un piccolo articolo, una segnalazione mediatica di qualsiasi tipo sono manna per la diffusione del titolo e per la conoscenza dell’autore. L’editore ha i suoi addetti stampa e dall’autore non si deve pretendere tanto: un qualsiasi messaggio nell’etere o nella carta stampata sono utili e “fanno tendenza”.
Siti web. Tutto quello che l’autore riesce a far passare sul web è utilissimo. L’uso di social-network è auspicabile e l’editore, sul punto, ha una sua politica ben precisa ed in base a quella si muove. Si consiglia all’autore di mantenere un profilo possibilmente accattivante e mai invasivo. In ogni caso il “taglio” ed il messaggio mediatico sono questioni personali, l’importante è non ottenere involontariamente l’effetto contrario a quello sperato. Per l’autore, anche avere un blog (o addirittura un sito) personale è di grande interesse ed utilità. Naturalmente è necessario aggiornarlo continuamente, altrimenti è controproducente e, quindi, dannoso. Si può benissimo vivere senza un blog, ma non è bello vivere con un blog vecchio o scadente.
In ogni caso, l’editore – qualora non vi provveda in proprio l’autore - apre una pagina o un profilo Facebook per ogni libro nuovo e lo gestisce, se non vi provvede lo scrittore.
Premi letterari. L’editore, pur agendo in proprio su tale fronte promozionale, auspica che gli autori si adoperino affinché le loro opere siano valutate in concorsi e premi letterari in tutta la penisola. A tal fine è possibile reperire sul web l’elenco dei premi, facendo attenzione ad evitare quelli particolarmente onerosi o sostanzialmente organizzati per pubblicare autori “a pagamento”.
Pubblicità. Nulla osta che un autore si faccia pubblicità sul web, per esempio attraverso banner o con campagne di spazi pubblicitari all’interno di siti, letterari e non. Detta attività fa già parte del “pacchetto marketing” dell’editore, tuttavia un rafforzativo da parte dell’autore non può che contribuire ad una maggiore diffusione, oltre che del libro, anche del messaggio editoriale.
Mailing-list internet autorizzate. Notevole importanza riveste la comunicazione mirata, (anche massiva),destinata a soggetti che abbiano manifestato palesemente la volontà di ricevere materiale informativo o pubblicitario da parte dell’autore e/o dell’editore. I nominativi andranno reperiti tra le conoscenze personali dell’autore. Dette mailing-list potranno essere girate all’editore, il quale se ne servirà per promozionare il libro nonché l’attività editoriale della casa editrice in genere.
Fiere. L’editore partecipa a fiere nazionali sia a fini promozionali del marchio editoriale che per organizzare incontri con autori o presentazione di libri.
Copie omaggio. L’editore pratica un’importante politica di copie omaggio a scuole, enti, istituzioni, biblioteche, radio e tv. Questi ultimi due media sono specificamente curati sul territorio dell’autore, con invito a dare notizia della nuova opera dell’autore locale. Alcune radio hanno trasmissioni librarie e quindi l’invio è dedicato a quelle.
L’editore, attraverso una Struttura separata di marketing e promozione, sviluppa inoltre una propria strategia complessiva che può riguardare, in base alle singole situazioni, Youtube, pubblicità “non convenzionale”, Google, gadgets e pubblicità “mirata” in genere.